lunedì 30 marzo 2015

Valigia

Rientrare da un viaggio e tenersi addosso tutto… è un’esclusiva della mia audacia.
Il vento, solo il vento non l’ho mai saputo veramente tener stretto. Quella mutabilità che da sempre urla dal di dentro e mi cambia i battiti. 

Ho pensieri che precipitano veloci, senza tregua. Risposte più del dovuto. Mi guardo le mani magre, i bracciali di pietra di luce, i piedi scalzi. 

Sono ancora io. 
Un’altra volta. 
Sulle spalle un destino che spinge. Nel petto i rumori di un silenzio e raggi di un flebile sole che la vita ostinata dipinge.

lunedì 14 aprile 2014

Danza

Tu sei la persona più folle che abbia mai conosciuto...
e tu sono sicura pensi lo stesso di me.
In nessuna "categoria" possiamo collocarci davvero
a vicenda.
Le nostre sfumature e le nostre mutazioni immani..
e per entrambi.
Ma per ognuna di queste..
da anni,
noi insieme siamo sempre esattamente l'equilibrio.
Poco importa chi sia il tessitore..
quando la tela è...
irrimediabilmente la stessa.
E non più canapa grezza sul telaio.
ma fili sottilissimi di pura seta grigia..
invisibili alla vista.

Paola

venerdì 23 agosto 2013

Finestra

La tenda
logora
sollevata verso
l'esterno
dal vento.
Non abbandono
ma sapiente racconto
di vita
passata e presente.
Entrare
per godere
di una vita..
densa
di storia

martedì 4 giugno 2013

Spaccato del 26 maggio

Rosella ci ha aperto le porte, a nome dell'assessore
alla cultura del Comune di Radicondoli, della casa
della Memoria di Belforte ( ex sede di un tempo
del Comune di questo piccolo paese nel senese )
per offrire uno spazio all'iniziativa che coinvolge
giovani scrittori.Qui una volta al mese si svolgono anche i piccoli incontri letterari seguiti da lei.




Il Prof. Veracini, amico stimato, ha introdotto il
lavoro svolto con i suoi alunni nel corso di
scrittura creativa condotto da lui all'Istituto
Superiore "Niccolini" di Volterra.


Per prepararsi all'arte di scrittori i ragazzi hanno
letto libri di autori conosciuti e non, testi di
canzoni e poesie.
A seguito si lasciano trasportare dalla creatività verso concetti e pensieri trasformandoli in parole.



Uno scritto portavoce di tale percorso è quello di Valona, questo ha vinto anche il premio dell'
Associazione Ultima Frontiera di Volterra:


"Il passo in più"

Perchè questo destino?
Una montagna che non riesco a scalare 
una cima che non vedrò mai,
inutili appaiono gli sforzi
la repressa voglia di fuggire 
rende insignificante il resto.
Ma tu ci sei sempre, quando sono sola,
la resina sono le nostre lacrime
il mio remoto dolore 
le tue cicatrici.
Cambi, cresci con me.

Mi guardo intorno 

nella mia stanza,
dove velocemente passa il tempo
una prigione che si rinforza.
Ma, mi sento cambiata oggi,
e non sò perchè. 
Mi vedo in qualsiasi parte del mondo
ma non qui.
La tua corteccia si sta sbriciolando
e alcuni volatili portano via
le tue foglie,
e tu lasci fare,
sembri far parte di loro 
e voli via libero.




                                                                                                                                                              Altri giovani autori hanno letto e spiegato i loro lavori ricchi di fantasia e dialoghi serrati.



martedì 21 maggio 2013

^Screat ( 2005-2013 )^


Evento dell'Associazione in collaborazione...
nella Casa della memoria "l'Aquilante" di Belforte

il Prof. Veracini presenta il lavoro creativo dei suoi ragazzi

Curiosità:  
L’aquilante era il nome dato dai cittadini di Belforte ad un grande albero che era il loro punto di incontro preferito. L’albero  era un ailantus, una pianta infestante che cresce lungo le strade. Tutti si davano appuntamento all'aquilante, per chiacchierare, passeggiare, fare festa e innamorarsi. Una notte di gran vento, negli anni '50, l’albero è caduto, poiché è una pianta che non ha forti radici. 
La mattina dopo, quando gli abitanti si accorsero che l'albero era stato sradicato, andarono tutti a prenderne un rametto per ricordo. La morte dell'aquilante ha lasciato un vuoto nella vita sociale del paese, e la Casa della Memoria ha per questo preso il suo nome. 

sabato 2 marzo 2013

lunedì 18 febbraio 2013

Prospettiva

È strano accorgersi che è proprio quando te ne vai che puoi capire quanto sei rimasto e quanto ti rimane di qualcuno. La prospettiva delle lontananze fa percepire tutto più nitido. Ci sono assenze che sono scuse, assenze che sono pause. Ci sono mancanze che restano, presenze che stancano, tenute in vita artificialmente soltanto dall'abitudine. Al di là di ogni apparenza, in un mondo in cui quasi tutto si cancella in fretta per fare spazio a centomila possibili novità, qualcosa la metti a fuoco oltre ogni previsione possibile e per quanto ci provi non puoi negarla ai tuoi occhi.
 Più ti manca qualcuno più è ovunque presenza (Massimo Bisotti)