Il vento, solo il vento non l’ho mai saputo veramente tener stretto. Quella mutabilità che da sempre urla dal di dentro e mi cambia i battiti.
Ho pensieri che precipitano veloci, senza tregua. Risposte più del dovuto. Mi guardo le mani magre, i bracciali di pietra di luce, i piedi scalzi.
Sono ancora io.
Un’altra volta.
Sulle spalle un destino che spinge. Nel petto i rumori di un silenzio e raggi di un flebile sole che la vita ostinata dipinge.