L’ombrello
Era attonito geco appiattito
su un muro senza intonaco, mentre l’acqua copiosa gli ingessava e copiava i
movimenti disegnando nel cielo di Firenze un gessato diagonale. Un trekking
urbano estremo il suo, in cerca di traiettorie utili a scansare non gli uomini
ma i motorini da marciapiede, per non annegare prima di arrivare a casa della
Cecilia. Un frequentazione avventata quella con l’avvenente moglie del fornaio
di via de’ Serragli, una pausa di riflessione invece, quella davanti a una
grondaia rotta in via Sant' Agostino, prima di scelte dolorose. E il diluvio si
abbatte allora violento anche nella sua mente, attraversare lo scroscio a
cascata della grondaia rotta, oppure quello più esteso ma naturale del nubifragio,
mentre Cecilia aspettava il suo asciutto peccatore, bagnato solo con cinque
gocce di Cool Water. Aziz cerca nella pioggia nuove opportunità commerciali e propone
l’acquisto di un ombrello a chi l’ombrello l’ha sempre odiato rigettando la
proposta perché l’ombrello lo fa rigettare. L’inciucio fonda la sua
clandestinità su poche regole e nessun telefono, appuntamenti prefissati, ora
stabilita a portone sulla strada aperto, secondo e ultimo tentativo a portone sulla
strada chiuso, dopo cinque minuti esatti, in mezzo solo la Chiara ad abitare lì
e a scegliere quei due momenti per uscire e rientrare dopo lo smaltimento della
spazzatura. Ritorno mesto quindi con Aziz agente di commercio che cerca di
vendere l'ombrello alla gente, scoramento da mancato inciucio e scoramento dell’acqua
a fiumi, mentre dal forno del marito della Cecilia esce una figura strana con tanto
di tuba, Burberry's, pantaloni di vigogna senza vergogna. Era Cornelio il
protettore dei cornuti, cornetto alla crema in mano e corna parzialmente celate
sotto la tuba nera. Scarpe di vernice fresca. Si dirige verso il geco
appiattito di ritorno, con la bocca aperta di fronte all'assoluta
idrorepellenza del protettore dei becchi nell'attraversare la strada sotto quel
nubifragio, e preoccupazione per la sua chiara intenzione d’intercettare l’amante
di Cecilia. Il geco è ora ancora più appiattito per affrontare meglio il peggio,
Cornelio invece non fa discorsi, nessun discorso ma solo gesti, anzi uno solo.
Il gesto dell'ombrello.
Gianni
Gianni