Fiaccolata a lume di candela dal Diavolo rosso fino all'ipogeo etrusco BUCA DELLE FATE per ricordare le reminescenze etrusche della zona.
L’amico “sensibile” e stimato Alessandro Togoli declamerà suoi racconti che hanno preso spunto dal popolo etrusco, accompagnato dal suono magistrale della chitarra del suo “allievo” Simone Sandrucci…
La presenza di un guerriero con il mantello e la spada denudata…
Una donna che ha avuto sempre il “dono” di vedere di più…
Un cammino fatto di piccole luci fino a raggiungere l’”isola”…
Queste sono le componenti della serata:
un vero omaggio al mistero del popolo che risedeva in questi luoghi.
Un breve “spezzone” del libretto ^GLI ALBERI INFELICI^ scritto e pubblicato dallo stesso Alessandro:
“…il viaggio…ancora abbracciato al tema del ricordo e dell’io.
Non necessariamente un viaggio verso il basso e l’oscurità di un
oltretomba imprecisato, ma all’interno delle speranze, delle paure,
dei desideri, delle ansie.
Un viaggio faticoso, incerto da cui non sappiamo se attendere gioia
e dolore.
Un viaggio che forse finirà in acque serene o forse in orridi di dolore.
Insomma il viaggio della vita.”
La buca delle fate:
sulla strada provinciale si trova la Buca delle Fate ipogeo etrusco
del VI sec.a.C.
Scavato all'interno di un piccolo rilievo, l'accesso all'interno conduce
ad una piccola stanza quadrata rivestita in pietra.
Su ogni lato due porte conducono a piccolissimi ambienti in cui sono
scavate tombe.
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