mercoledì 31 ottobre 2012

Pelle

Il fascino...
una trappola mortale,
lo si respira..
lo si vede.
Veste addosso
come un'abito perfetto,
del quale non ci si può...
liberare.
Si può decidere...
di usarlo
o di proteggerlo
e riservarlo.

Perché la vita è un percorso,
ed è il percorso
che dobbiamo
scegliere.


Paola

Fascino


... Ti ho sentito con l'anima e ti ho scelto, ma le tue parole, le tue azioni nel tempo, hanno lacerato il velo che ti copriva il viso

...E quale orrore..
sotto si celava solo una maschera.. inespressiva e statica.
...Il calcolo era la tua vita

e me ne sono andata.. infrangendo la mia più grande promessa.


 ...Il verde dei miei occhi non sarà mai quello di un tavolo da gioco, ne la mia femminilità.. merce da scambio

 ...Per questo
il mio sguardo..il mio sangue non purificheranno più la tua anima..il tuo corpo

Il mio fascino..la mia essenza..la mia vita.

 Paola

mercoledì 24 ottobre 2012

Pensiero

....percepisco sogni

che si celano

in castelli circondati da alte mura

dove il sole non arriva



....percepisco specchi rotti

di immagini riflesse

che fungono da alibi inconsistenti



....percepisco la mancanza di coraggio

a percorrere il fiume in piena

e i tramonti tormentati

dal vuoto silenzio



....percepisco cosa è entrato nel cuore

e nella mente per non uscire più.



Paola


giovedì 18 ottobre 2012

Coraggio

La storia dell'Uomo è anzitutto e soprattutto una storia di coraggio: la prova che senza il coraggio non fai nulla, che se non hai coraggio nemmeno l'intelligenza ti serve. E il coraggio ha molti volti: il volto della generosità, della vani
tà, della curiosità, della necessità, dell'orgoglio, dell'innocenza, dell'incoscienza, dell'odio, dell'allegria, della disperazione, della rabbia, e perfino della paura cui rimane spesso legato da un vincolo quasi filiale.
(Oriana Fallaci)

martedì 16 ottobre 2012

Parole nel vento

Avevo un paio di jeans e una camiciola rossa con il colletto tirato all’insù, un fazzoletto con strani arabeschi, mi cingeva il collo. Al gran galoppo su un bellissimo cavallo grigio-bianco e due levrieri. Ehi, vagabondo chi sei? I suoi capelli erano striati di grigio ma la faccia era fresca anche se vissuta e poi era magro ed agile, era proprio questo ad eccitarmi. Non aveva la faccia di un "peone", le sue mani era(no) delicate e non era perciò un proprietario terriero, turista neanche a parlarne. Sarebbe stato intrigante scoprire chi era. In un posto così tranquillo dove non succedeva mai niente di strano questa era una vera novità. Ogni tanto mi giravo per rassicurarmi che  non fosse solo un sogno, gli sorridevo e poi con gli occhi brillanti per la felicità continuavo a cavalcare. Era lui  l’uomo che mi aveva preparato il destino, lo sapevo che non poteva continuare così e che prima o poi  sarebbe successo, il tanto sognare e il tanto aspettare avevano dato  i frutti sperati. Un’incontenibile emozione irrompeva a flutti continui che quasi mi impedivano di stare seduta a cavallo.

giovedì 11 ottobre 2012

Volare....accettare la sfida dentro

^ La gente non vuole sentirsi dire cosa si prova
veramente ad essere innamorati, perchè è una sensazione che fà schifo.
E' come un diamante: visto dall'esterno sembra
bellissimo, ma dentro è duro, spigoloso, tagliente.
Amare davvero una persona non và mai confuso con
il divertimento.
Amare una persona è altrettanto doloroso e deludente che arrivare a conoscere se stessi.

Probabilmente è l'unica cosa che valga la pena di fare nella vita, ma questo non vuol dire che sia
una passeggiata.^
Ethan Hawke- Mercoledì delle Ceneri

lunedì 8 ottobre 2012

Lo stile



Il sound...

il look.
                                                                                         La passione...
                                                                                                           l'Amore
                                                                                         che ha accompagnato
                                                                                                         tutto...
                                                                                          passo dopo passo.
Grazie

venerdì 5 ottobre 2012

Dedica alle stagioni vissute....al mare, alle maree

Quante poesie,
rimaste sugli alberi
delle stagioni,

lette in silenzio
dal vento
sulle panchine
vuote.
Appese sulle ali
di un sogno
sull'uscio
di un
tramonto
nella promessa
di un'alba
di sole,
adagiate
sul cuore,

disciolte
in un bacio
del mare,
nell'antico canto
delle Sirene